Perché questo blog?

Questo blog è un tentativo di creare uno spazio per chi ha la passione per la scrittura e desidera un confronto da pari a pari. Io non insegno nulla, condivido la mia esperienza personale. Non sono una professionista del settore editoriale. Non vendo e-book per imparare a scrivere. Non ho contatti con agenzie letterarie, né con editori. Mi piace parlare di contenuti nel modo più semplice e colloquiale possibile. Mi piacerebbe che chi legge ciò che scrivo, lasci la pagina con un'impressione positiva; magari non avrà trovato ciò che cerca, ma non avrà perso tempo tra "bla bla bla" inutili.

sabato 6 dicembre 2014

Leggere libri

leggere libri
Leggere libri  è la prima risposta alla domanda "Come si impara a scrivere un libro?". Imparare dai migliori, non accontentarsi della lettura del best seller in esposizione in libreria. Best seller significa vendite, soldi: ciò non va necessariamente al passo con la qualità. Il proprio stile si conquista assorbendo dagli altri: questo non significa che scriverò come X, ma che le mie letture lasceranno traccia nella mia memoria e qualcosa di loro diverrà parte di me.

Leggere libri, sforzarsi di farlo anche quando sembra piacere poco; se proprio non piace, provate a leggere facendo lavorare l'immaginazione e tramutando le parole in immagini. La lettura diventerà più leggera. Impresa impossibile? Ecco l'ultimo tentativo: buttiamola sull'aspetto del benessere immediato e futuro, leggere libri fa bene al cervello.
Avete pochi soldi da spendere? Benissimo! Iniziate a frequentare una biblioteca: ogni Comune ne ha una, tutte hanno una sezione di letteratura contemporanea (per contemporanea intendo autori dal '900 in poi) e tutti i cittadini possono iscriversi al servizio di prestito. E' un'esperienza interessante: soprattutto nelle piccole biblioteche si trova personale molto cordiale e disposto a dare suggerimenti di lettura.

Il professor Ezio Raimondi, docente di Letteratura Italiana, all'Università di Bologna spiegava alcuni decenni fa che ogni autore ha dei padri. Ricordo che nel corso monografico del 1978 su Carlo Emilio Gadda, affrontando la lettura di "Quer pasticciaccio brutto di via Merulana", sosteneva che i padri di Gadda erano Dante e Manzoni e ci faceva notare alcuni passaggi che mettevano in evidenza un richiamo a quegli autori. Con questo non vi sto sollecitando a leggere libri di Dante e Manzoni, ma voglio farvi capire che nulla nasce dal nulla. Leggere libri rappresenta il retroscena culturale dello scrivere un libro; non farlo significa non avere terra sotto i piedi.
Se il mio genere preferito è il romanzo di spionaggio, non posso trascurare la lettura di  le Carré e di Graham Green, come non si può rinunciare ad Asimov, amando la fantascienza. Leggere libri è la ricerca di una sperimentazione personale, lo stesso procedimento posto in essere dallo scienziato: chi fa scoperte e ha intuizioni, possiede conoscenze ottenute con ore di lettura della letteratura del suo campo ed è questo punto di partenza che, unito al suo talento, gli permette di arrivare là dove altri non sono mai arrivati.

Cercate di leggere libri di autori diversi. Si crea così il vostro patrimonio di scrittura. Non abbiate timore di confrontarvi con i grandi autori: ogni autore è figlio del suo tempo, ma tutti ci possono insegnare qualcosa. L'importante è prestare attenzione alla lettura; una lettura frettolosa e annoiata servirà a ben poco. Se un libro vi annoia, lasciatelo perdere; cercatene un altro. La noia è la peggiore passeggera del nostro percorso. Nella scelta di un libro, al di là della quarta di copertina dove in genere si trova un brevissimo riferimento al soggetto, a me risulta utile leggere la prima pagina e alcuni paragrafi a caso qua e là e poi lascio che sia l'ispirazione a guidarmi: se scatta una sorta di empatia, lo prendo. Ci sono libri che rimangono nel cuore, con i quali si crea un legame eterno: sono quelli che si tornano a leggere più volte e che diventano una sorta di vecchio amico, di cui a poco a poco impariamo frasi a memoria. E' difficile che legga un libro che va di moda: non ho letto "Cento sfumature di grigio"o "Il Codice da Vinci"; diffido dei titoli altamente sponsorizzati, indipendentemente dal soggetto trattato. In libreria finisco per cercare negli scaffali, perché il rapido giro agli espositori offre per me scarsi risultati.

Gradite qualche suggerimento? Ecco un elenco redatto dalla biblioteca del Comune di Caorle con 100 libri del XX e XXI secolo da non perdere: http://www.comune.caorle.ve.it/public/biblioteca/100_romanzi_da_non_perdere.pdf. Un piccolo spunto dalla rete... nulla di più.

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